Black Friday e Cyber Monday: IMPATTO AMBIENTALE

black friday amazon


Il Black Friday è alle porte: l'evento annuale di vendita in cui i rivenditori offrono enormi risparmi, invitando gli acquirenti a sfidare la folla o il traffico web, per ottenere le migliori offerte su articoli che non sapevano di volere, contribuendo alla cultura dello scarto e ai rifiuti delle discariche.



Attualmente il giorno di shopping più sfrenato dell'anno, il Black Friday, è il giorno successivo al Ringraziamento, in cui le persone dagli Stati Uniti tradizionalmente danno il via alle festività natalizie, facendo shopping e acquistando regali di Natale. Per attingere a questo, i rivenditori hanno iniziato a offrire enormi sconti e offerte all'ingrosso, che a loro volta hanno attirato ancora più consumatori nei negozi fisici e online. Negli ultimi anni il fenomeno ha preso sopravvento anche in Europa, Asia e Australia. In molti casi, i negozi pubblicano le loro offerte del Black Friday sempre prima, alcuni già all'inizio di novembre.

Inoltre, da un po' di tempo, quello che era iniziato come un singolo giorno di saldi è stato esteso per tutto il fine settimana fino al "Cyber ​​Monday", un giorno di offerte specifiche, soprattutto dei rivenditori online.




Black Friday e Cyber Monday

Molte persone amano fare affari, ma tanti altri - fortunatamente - ritengono che eventi come il Black Friday e il Cyber Monday,  incoraggino la gente a comprare cose di cui non hanno veramente bisogno e che non possono permettersi. Molte persone sembrano perdere completamente il controllo sia delle loro spese che del loro buonsenso. Si sostiene, anche, che il Black Friday e il Cyber Monday, siano dannosi per i piccoli negozianti, i quali non possono permettersi di offrire riduzioni dei prezzi al pari delle grandi aziende.

Queste occasioni di shopping sono accolte, da molti, come un modo per risparmiare denaro nel periodo che precede il Natale, ma possono anche portare ad acquisti eccessivi di articoli non necessari. Fra le compere più richieste troviamo: abbigliamento, prodotti elettrici, elettrodomestici e cosmesi.

Una ricerca, condotta da Green Alliance, mostra che oltre la metà degli acquirenti, durante le due giornate sopra citate, acquista prodotti elettronici e un terzo acquista vestiti. Per di più l'80% di tutti gli articoli - qualsiasi sempre imballati con la plastica - finirà in discarica, inceneritori o, nella migliore delle ipotesi, nel riciclaggio di bassa qualità, a volte dopo una durata molto breve; inoltre la maggior parte delle risorse da cui sono ricavate otterrà un solo ciclo di vita prima di essere sprecate per sempre.

Con la pubblicità insistente e la tentazione di prezzi stracciati offerti da colossi e negozianti, del Black Friday e del Cyber ​​Monday, non sorprende che i consumatori continuino ad acquistare sempre più prodotti, piuttosto che spendere tempo e denaro per le riparazioni e il riuso.


Shopping Eco-Friendly



Acquisti online durante il Black Friday e il Cyber Monday

L'e-commerce sta prendendo il posto della vendita al dettaglio tradizionale, portando prezzi e convenienza inferiori, ma anche preoccupazioni per l'impatto ambientale delle consegne.

La vendita online sta prendendo il sopravvento, guidata dal predominio di Amazon e dalla continua pressione sui punti vendita al dettaglio. La storia di questo cambiamento si è concentrata principalmente su prezzi più bassi e conseguente convenienza. Una parte non raccontata della storia è una crescente preoccupazione per l'impatto ambientale delle consegne dirette a casa: dai veicoli per il trasporto extra sulla strada ai cumuli di rifiuti di cartone.

Forse non ne sei a conoscenza, ma è bene che tu sappia la catane che inneschi quando decidi di acquistare online.

Iniziamo con la spedizione, in particolare quella "veloce". Se hai intenzione di acquistare online, ci sono modi per farlo che limitano l'impatto di carbonio. Per esempio se scegli la spedizione lenta e massimizzi il numero di articoli che ordini, può essere meno impattante che guidare fino a un negozio a 25km da casa tua. Viceversa, quando si sceglie la spedizione veloce (in uno o due giorni), molti dei potenziali vantaggi dello shopping online vengono totalmente annullati.
Per garantire un servizio rapido, colossi come Amazon, stipulano contratti con centinaia di società di terze parti e aggiungendo migliaia di furgoni sulla strada, oltre ai camion pesanti che il servizio postale e aziende private già implementano. Più mezzi sulla strada equivale a più emissioni di anidride carbonica.

Gli imballaggi. Una statistica del 2017, indica che in Italia ogni anno vengono spediti circa 150 milioni di pacchi, stima sicuramente aumentata, negli ultimi 12 mesi, con l'incombere della pandemia. Ogni ordine è fornito di scatola (il cartone utilizzato equivarrebbe a più di 1 miliardo di alberi) per cui, in questo caso, significa 150 milioni di scatole le quali nella maggior parte dei casi diventano immediatamente rifiuto. Come se non bastasse, il più delle volte gli oggetti acquistati, sono avvolti nella plastica. Di questi, l'88% del cartone può essere riciclato il restante finisce, nel migliore dei casi, negli inceneritori; più amaro il dato del riciclaggio della plastica, di cui può esserne riciclata solo il 60%.
Il riciclaggio di materiale come il cartone ha anche un impatto ambientale negativo, dal trasporto del materiale al riutilizzo in qualcosa di nuovo. E, naturalmente, il trasporto dei materiali riciclabili crea ulteriori emissioni di carbonio.

Il trasporto. Gli articoli vengono spesso consegnati in più case contemporaneamente, quindi si pensa che il risparmio di carbonio debba essere significativo. I corrieri, spesso, effettuano 120 consegne su un giro di 80km, producendo 20kg di CO2 in totale. Al contrario, un viaggio di 20km verso il negozio e ritorno, per una famiglia, genererebbe 24 volte più CO2.
Tuttavia, la realtà è leggermente più complessa di così. Molte consegne a domicilio falliscono la prima volta e il corriere deve fare un secondo o terzo tentativo per consegnare l'acquisto. Ad aumentare l'impronta di carbonio contribuiscono anche i clienti che scelgono, come dicevamo prima, le consegne veloci o che acquistano singoli articoli da luoghi diversi. 
L'impronta di carbonio aumenta anche se il cliente sceglie di restituire l'articolo. Per non parlare del trasporto aereo e marittimo, le emissioni annuali di gas serra globale, di quest'ultimo, ammontano a più di un miliardo di tonnellate.


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Cosa puoi fare per ridurre il tuo impatto ambientale?

Allora, come è possibile fare shopping natalizio e non, senza incorrere in timori e sensi di colpa? 
Ci sono alcuni modi in cui puoi fare acquisti riducendo comunque il tuo impatto. Sia ben chiaro non devi vivere una vita di rinunce, bensì fare scelte consapevoli.

Innanzitutto esamina l'articolo che desideri acquistare, prima ancora di averlo acquistato. Com'è fatto? Cosa succederà una volta che avrà finito il suo ciclo di vita e sarai pronto per smaltirlo? Qual è la filosofia dell'azienda? Mi serve davvero?

L'attuale cultura del consumo incoraggia gli sprechi. Tuttavia, ci sono misure che le persone e le aziende possono intraprendere per ridurre i consumi di acquisto. Ciò include l'acquisto locale, l'acquisto solo di ciò di cui si ha davvero bisogno, scegliendo fonti sostenibili, spendendo i propri soldi in esperienze invece che in cose.

Per esempio, puoi andare in un negozio dell'usato o di antiquariato locale e acquistare qualcosa di già usato ma in buono stato, limitando così il numero di risorse naturali utilizzate per creare qualcosa di nuovo. Acquistare usato non significa comprare qualcosa di bassa qualità, anzi!

Anziché acquistare qualsiasi merce online, fai un giro nei pressi di casa tua, magari riuscirai a trovare quello che cerchi nel piccolo negozietto che non hai mai considerato.

Infine, se ti ritrovi a dover ordinare su Amazon, prova a pianificare in anticipo e scegli l'opzione di spedizione più lenta, se dovrai acquistare più cose fai l'intero ordine in una volta, piuttosto che fare diversi piccoli acquisti.

Se sei già alla ricerca dei regali di Natale ti invito, prima di effettuare qualsiasi acquisto, a consultare la sezione "Natale" del mio blog, nella quale troverai diversi spunti per vivere un Natale a basso impatto ambientale.


Il Green Friday Ikea


Buy Nothing Day

Invece di cogliere l'opportunità di acquistare il più possibile durante il Black Friday, potresti fare il contrario e non comprare assolutamente nulla. Dal 1997, il Buy Nothing Day si tiene lo stesso giorno del Black Friday. Questo evento prevede di non comprare nulla per 24 ore. Molte persone sono sorprese di quanto sia difficile in realtà. L'obiettivo è far riflettere le persone sulla propria spesa e prendere decisioni migliori su ciò che acquistano e da dove lo acquistano.

Oltre a spendere meno e non acquistare oggetti non necessari, il Buy Nothing Day mira a sensibilizzare la gente a essere un consumatori etici. Ad esempio, puoi evitare di acquistare fast fashion. Oppure potresti decidere di non acquistare l'ennesimo rossetto che andrà ad aggiungersi agli altri 100 che già possiedi. Questo tipo di decisioni può aiutare a proteggere l'ambiente oltre a farti risparmiare denaro. 


Ci sono così tante altre scelte e alternative!
Si tratta solo di essere consapevoli e di riflettere su queste alternative e sul loro impatto, prima di acquistare.



Autrice: Angelica Cappadonna

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