Make-up ZERO WASTE? Oggi si può! Soluzioni RIFIUTI ZERO, a basso impatto ambientale.
Ultimamente ho ricevuto molte richieste riguardo questa tematica. Voi miei carissimi lettori, pubblico responsabile, attento alla tutela ambientale, state cercando di fare del vostro meglio per limitare la produzione di rifiuti, per cui siete sempre alla ricerca delle soluzioni migliori per la custodia dell' ecosistema.
Per quanto riguarda il make-up, oltre a trovare delle soluzioni RIFIUTI ZERO o a basso impatto ambientale, è necessario cercare di fare una cernita. Come per l'abbigliamento, anche in questa circostanza, prima dell'acquisto sfrenato è bene chiedersi se ne abbiamo davvero bisogno di quel prodotto.
- Prima di acquistare una nuova palette, esclusivamente per avere la novità, guardiamo i colori di quelle che già abbiamo se sono simili o uguali, e chiediamoci se davvero quella palette in più, nella nostra collezione, sarà necessaria.
- Il rossetto rosso che tanto amiamo, difficilmente valorizzerà il nostro volto in tutte le sue nuances, quelle che realmente donano sul nostro incarnato si contano sulle dita di una mano, quindi a meno che non siate make-up artist, non vi serviranno 60 gradazioni di rosso, 30 di magenta, 20 di marrone, ecc...
- Prediligere i prodotti multifunzionali (un esempio ALIZARIN di Manasi7, che vi ho proposto di recente). Acquistare un prodotto make-up pluriuso, permette di dimezzare i rifiuti, poiché piuttosto che rifornirsi di 3-4 prodotti, quindi 3-4 packaging che probabilmente una volta terminati i prodotti finiranno nella pattumiera, ne rimarrà uno soltanto, che in qualsiasi caso è meno impattante rispetto 3-4 confezioni.
- Puntare sulla qualità e non la quantità. Anche qui vale la regola da applicare per all'abbigliamento: "less is more!" - Indubbiamente i prodotti make-up che contemplano determinate caratteristiche, fra cui il packaging compostabile o riutilizzabile, costano di più, ma nella maggior parte dei casi nascono da una filosofia totalmente green e di qualità eccelsa. Avere uno o al massimo due prodotti make-up, per tipologia, vi farà risparmiare soldi e contribuirà a diminuire i rifiuti. MENO É MEGLIO!
Make-up zero waste, quali brands scegliere?
Di seguito troverete un elenco di 7 marchi make-up, che sposano la filosofia zero waste.
COULEUR CARAMEL - Sono anni che vi parlo di questo marchio, sempre attento all'ambiente e alla salute di chi indossa i loro prodotti. Produce make-up naturale e biologico certificato, altamente performante. Ultimamente ha introdotto il suo nuovo packaging che a partire dal 2020 sarà completamente sostituito, per dare spazio a raffinatissimi astucci in legno bianco, realizzati in materiale plastico derivante dal mais, totalmente compostabile.
AETHER BEAUTY - Brand californiano specializzato nella produzione di palette occhi, confezionate in modo SOSTENIBILE, i cofanetti sono realizzati interamente in cartoncino riciclato (e riciclabile) certificato FSC, stampate con inchiostro di soia, non sono presenti magneti per chiudere le trousse, ma sono sostituite da un nastrino in stoffa elastica, non è presente nemmeno lo specchio perché, appunto, non può essere riciclato.
ALL EARTH MINERAL COSMETICS - Make-up naturale, minerale e cruelty free. I loro packaging in bamboo sono riciclabili, riutilizzabili, sostenibili e biodegradabili. I refills sono contenuti all'interno di involucri in cartoncino riciclato e riciclabile.
ZAO ORGANIC MAKE UP - Prodotti 100% naturali, certificati biologici, cruelty-free e vegan. I loro involucri realizzati in bamboo (materiale rinnovabile e a basso impatto ambientale), sono ricaricabili e il packaging secondario è costituito da sacchetti di cotone, che proteggono il packaging primario e anch'essi posso essere lavati e riutilizzati.
(M)anasi7 - Prodotti make-up, naturali, biologici, multifunzionali e sostenibili. Jar riutilizzabili, create con plastica biosourcato al 40%, stampa di carbonio ottimizzata e riciclabile al 100%. Packaging secondario realizzato con carta sostenibile di alta qualità che può durare nel tempo, derivata da legno che cresce nelle foreste gestite sostenibilmente.
Elate Cosmetics - Un marchio molto popolare nel mondo rifiuti zero, personalmente non ho ancora provato il loro make-up, ma ne apprezzo le formulazioni e la loro filosofia. I loro prodotti sono vegan e cruelty-free, per le loro confezioni utilizzano il bambù e sono tutti predisposti per essere ricaricati con i refills.
Kjaer Weis - Molti dei loro prodotti sono nella mia lista desideri, ma purtroppo non ho ancora provato nulla. Le formulazioni sono biologiche, cruelty-free e sostenibili. Il packaging è realizzato in acciaio inossidabile 100% riciclabile, inoltre è studiato per essere ricaricato, per cui dopo aver terminato il prodotto è possibile acquistare il refill.
Considerando le molteplici richieste, spero che questa pubblicazione, possa tornarvi utile.
Concludo esortandovi a essere consapevoli, perché ogni passo zero-waste è un passo verso la rivoluzione ecologica!
A presto,
Angelica
Elate Cosmetics - Un marchio molto popolare nel mondo rifiuti zero, personalmente non ho ancora provato il loro make-up, ma ne apprezzo le formulazioni e la loro filosofia. I loro prodotti sono vegan e cruelty-free, per le loro confezioni utilizzano il bambù e sono tutti predisposti per essere ricaricati con i refills.
![]() |
Photo credit Elate Cosmetics |
Kjaer Weis - Molti dei loro prodotti sono nella mia lista desideri, ma purtroppo non ho ancora provato nulla. Le formulazioni sono biologiche, cruelty-free e sostenibili. Il packaging è realizzato in acciaio inossidabile 100% riciclabile, inoltre è studiato per essere ricaricato, per cui dopo aver terminato il prodotto è possibile acquistare il refill.
![]() |
Photo credit Kjaer Weis |
Considerando le molteplici richieste, spero che questa pubblicazione, possa tornarvi utile.
Concludo esortandovi a essere consapevoli, perché ogni passo zero-waste è un passo verso la rivoluzione ecologica!
A presto,
Angelica
I contenuti in questa pubblicazione non sono di tipo di commerciale. Le aziende e i prodotti suggeriti sono stati proposti di mia iniziativa e in base alle mie personali esperienze.
11 Comments