Spugna naturale o sintetica, quale scegliere?

 

Qualche pubblicazione fa, vi accennai che avrei scritto a breve un articolo sulle spugne, dato che ricevo sempre più spesso domande su questo argomento.
La domanda che il più delle volte mi viene posta è: "Utilizzi spugne naturali di mare o spugne sintetiche?"
Rispondere a questa domanda senza dare le motivazioni o darle in maniera sommaria lo trovo improprio, pertanto per replicare esaustivamente a questa domanda, in questa pubblicazione elencherò quali sono le spugne in commercio, indicando la loro origine e le sostanze da cui sono composte, in seguito condividerò le mie personalissime preferenze con relative motivazioni, senza demonizzare nessuna categoria.

Varietà di spugne

  • Spugne di origine animale
Spugna di mare: le spugne di mare o poriferi, sono animali statici, vivono in acqua di mare ma anche in acqua dolce. Le più costose provengono dal Mar Mediterraneo, quelle meno costose invece dai Mari Caraibici.
Le aziende che lavorano e smerciano questa spugna, sono tenute a osservare alcune regole di raccolta, ossia non può essere pescata con le reti ma esclusivamente manualmente senza danneggiare la radice per non causare danni all'intera colonia e la pesca deve avere dei periodi di fermo di circa 3 anni. È severamente vietato pescarla senza seguire queste direttive, in quanto la spongia officinalis appartiene alle specie protette, tuttavia la pesca illegale viene ancora praticata, quindi è bene acquistarla da aziende serie.
In commercio sono disponibili le spugne di mare sbiancate e le spugne di mare lavate, le prime si presentano in una nuance giallo chiaro, vengono ripulite e subiscono un processo chimico di sbiancatura, le spugne di mare lavate, invece vengono semplicemente lavate e ripulite, per cui si presentano nella loro colorazione originale.
Le spugne di mare LAVATE contengono naturalmente: sodio, magnesio, iodio, calcio e potassio.


  • Spugne di origine vegetale
Spugna di luffa: la spugna di luffa, altro non è che una parente dei cetrioli e delle zucchine rampicanti, coltivata appunto per produrre le spugne.
Non è una spugna adatta al viso e alle zone delicate, poiché è abbastanza dura, quindi sul corpo può andar bene per effettuare un peeling, da evitare se si hanno nei sporgenti.


Spugna di konjac: viene realizzata con acqua, lievito e polvere di radici di amorphophallus konjac, una pianta che si sviluppa da un rizoma tuberizzato. Il konjac è una pianta ricca di fibre, nota per le sue innumerevoli proprietà, fra cui la capacità di tenere a bada l'assorbimento dei grassi, queste spugne infatti sono molto indicate per le pelli grasse e/o miste, in quanto contrastano l'eccesso di sebo.
Esistono varie versioni in commercio, quelle in formato viso, quelle adatte alla doccia, quelle con l'aggiunta di argille e quelle al naturale.


  • Spugne sintetiche
Spugna a rete: costituita da strati di rete in nylon, è la spugna meno consigliata dai dermatologi perché è considerata nido di batteri e germi; da studi scientifici, infatti, risulta che le cellule morte della pelle restano intrappolate in questa reticella, l'ambiente umido e caldo in bagno favorisce lo sviluppo di muffe e batteri, all'interno di questa rete. La crescita dei germi avviene rapidamente e diventano molto pericolosi a contatto con la pelle, soprattutto se sono presenti delle lesioni (ad esempio quelle dovute alla depilazione).


Spugne in poliestere e poliuretano: costituite da schiume condensate, generalmente, di poliestere, per cui vengono sottoposte a trattamenti chimici. Sono abbastanza resistenti e in commercio sono disponibili di vario genere e forma.




Guanti e Manopole
(Le manopole e i guanti devono sempre essere lavati dopo l'utilizzo e lasciati asciugare all'aperto o in luoghi asciutti e ventilati)


Guanto in sisal: fibra naturale ricavata dall'agave, questo guanto è adatto all'esfoliazione del corpo, molto adatto alle pelli secche e non troppo sensibili.

Guanto in fibra di ortica: solitamente costituito da fibra di ortica e cotone, è 100% naturale e biodegradabile. Può essere utilizzato sia sul corpo che sul viso, utilizzato con costanza  garantisce alla pelle luminosità e morbidezza.

Guanto in ramiè: anch'essa fibra vegetale ricavata dal ramiè, definita la "seta vegetale". Adatto ad esfoliare la pelle delicatamente, e esistono due tipologie, quello a trama fine (per le pelli più sensibili) e quello a trama grezza (per tutti i tipi di pelle).

Guanto in lino: composto da fibre di lino e cotone, indicato per esfoliare in profondità la pelle. Può essere utilizzato asciutto o bagnato.

Guanto in agave: realizzato con fibre d'agave, adatto a contrastare la cellulite, riattivare la circolazione ed esfoliare la pelle.

Manopola e guanto in cotone biologico: entrambi realizzati con cotone biologico, le due alternative alle spugne.





Quale spugna utilizzo per la doccia?

Dato il post chilometrico, cercherò di essere breve, anche perché come vi ho detto all'inizio, non voglio demonizzare nessuna tipologia, ma semplicemente dare informazione.
Per quanto mi riguarda, ho utilizzato fin da bambina le manopole in cotone, successivamente da adolescente iniziai ad acquistare le spugne sintetiche in poliestere, attratta dai loro colori e dalle loro forme e le ho utilizzate fino a un paio di anni fa.
Approfondendo il mio interesse per questo argomento e quindi documentandomi, ho deciso di passare nuovamente alle manopole che amavo tanto da bambina, per cui adesso uso manopole in cotone, spugne konjac e le mani, si perché anche aiutarsi con le mani è cosa buona, non si avrà certo l'effetto esfoliante, non si avrà tantissima schiuma, ma il corpo così come il viso può essere tranquillamente deterso solo con le mani.

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Auspicando che la pubblicazione odierna sia stata di vostro interesse, attendo con molto fervore i vostri preziosi giudizi e le vostre impressioni.

Bio-Bacini,
Angelica
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* La pubblicazione è frutto di opinioni autentiche, maturate dalla sottoscritta Angelica Cappadonna [autrice e fondatrice di HabaneroAngelica.com], in seguito a un prolungato periodo di test del/dei prodotto/i su me stessa.
Tutti i contenuti di testo e fotografici appartengono all'autore [salvo diversamente indicato], per cui non possono essere riutilizzati senza il mio consenso espresso.

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